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Wednesday, May 16, 2007

interrogazione in Regione Piemonte del Consigliere Manolino

Al Presidente del Consiglio regionale
Avv. Davide GARIGLIO

All’Assessore Nicola DE RUGGIERO
Ambiente – Parchi – Risorse Idriche

INTERROGAZIONE


a risposta orale in Aula
a risposta orale in Commissione
a risposta scritta


OGGETTO: Bonifica ACNA e Valle Bormida.

Premesso che:
- con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 18 marzo 1999, è stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine alla situazione di crisi socio-ambientale nel territorio dei comuni di Cengio e Saliceto, rientrante tra i siti interessati dal programma di bonifiche di interesse nazionale individuati dall'art. 1, comma 4, della legge 14 dicembre 1998, n. 426;
- alla fine dell’anno 2006 molte amministrazioni della Valle Bormida piemontese, tra le quali il comune di Acqui Terme, hanno richiesto che cessasse lo stato di emergenza non sussistendo più i motivi per la gestione emergenziale, in quanto pur non essendo stata completata la bonifica, è stata realizzata la messa in sicurezza d’emergenza;
- il Governo non ha accolto tale richiesta decretando la prosecuzione dello stato di emergenza per il solo territorio di Cengio, per cui la bonifica di un sito di interesse nazionale, fino a quel momento gestita unitariamente, è stata incomprensibilmente suddivisa in base all’appartenenza ai rispettivi territori regionali;
- come “contentino”, con l’evidente intento di tacitare la Regione Piemonte e le amministrazioni locali, il Ministero dell’Ambiente si è impegnato a riconoscere alla Regione Piemonte 30 milioni di Euro per la Valle Bormida.
Considerato che:
- una prima tranche di questi fondi, pari a 6,5 milioni di Euro, è stata subito stanziata dal Ministero dell’Ambiente e, eccezion fatta per il milione di Euro assegnato ad ARPA e CREB, con Delibera della Giunta Regionale del 22 gennaio, è stata destinata per opere inerenti il ciclo idrico, senza che siano stati consultati in alcun modo gli enti locali interessati. Addirittura una parte di questi fondi è stata destinata per opere da realizzarsi in comuni, che in nessun modo sono stati interessati dall’inquinamento dell’ACNA di Cengio, in quanto localizzati sull’altro ramo della Bormida di Spigno;
- questo mentre non vi è alcuna certezza sulle modalità di bonifica dei terreni gravemente contaminati localizzati nel territorio del Comune di Saliceto, nonché sulla copertura finanziaria relativa a questi interventi;
- in data 10 aprile è stata quindi pubblicata l’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri recante “Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza nel territorio del comune di Cengio in provincia di Savona, in ordine alla situazione di crisi socio-ambientale”;
- i contenuti di questa ordinanza rappresentano ulteriore fonte di grave preoccupazione in merito al buon esito delle attività di bonifica del sito di Cengio-Saliceto e della Valle Bormida per i seguenti motivi:
- dopo quasi 10 anni la Regione Piemonte, gli Enti Locali piemontesi, le associazioni operanti per la tutela del territorio e i cittadini sono di fatto definitivamente estromesse da qualsiasi possibilità di controllo sulle attività in corso di realizzazione nel sito ex ACNA;
- il potere di deroga dell’attuale Commissario Dr. Romano alle vigenti disposizioni di legge viene ulteriormente ampliato;
- all’iter procedurale viene impressa una accelerazione tale da rendere impossibile un approfondita valutazione dei progetti da parte degli enti competenti che, a tal fine, avranno a disposizione non più di una settimana di tempo;
- all’interno dell’Ordinanza non si parla più della bonifica del sito di Cengio/Saliceto e della Valle Bormida (il termine “bonifica” non compare nemmeno una volta all’interno del testo!);
- al Commissario Dr. Romano viene conferito il potere di provvedere “alla realizzazione di iniziative localizzate all'esterno del perimetro dell'area industriale, finalizzate al riutilizzo produttivo del sito”, prefigurando in questo modo la possibilità concreta di distrazione di fondi destinati per legge alla bonifica del sito in questione.
SI INTERROGA
l’Assessore competente al fine di conoscere:
- quali siano stati i criteri adottati per l’assegnazione dei fondi stanziati dal Ministero dell’Ambiente;
- a che punto siano le attività per la bonifica dei terreni contaminati localizzati nel Comune di Saliceto;
- quali concrete garanzie abbia la Giunta Regionale, in merito alla prosecuzione della bonifica nel territorio di Cengio visto che, contrariamente al passato, non è più possibile esercitare alcun forma diretta di controllo sulle attività in corso;
- come intenda attivarsi la Giunta Regionale del Piemonte affinché venga impedita la distrazione di fondi destinati alle attività di bonifica del sito di interesse nazionale Cengio/Saliceto e Valle Bormida, così come invece prefigurato dall’art. 5 della sopracitata Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Torino, 7 maggio 2007


PRIMO FIRMATARIO

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